Tesla, perché Elon Musk non è più il paladino di Wall Street

di Patrizia Feletig 20/03/2024 13:46
Tesla, perché Elon Musk non è più il paladino di Wall Street

L’azione del produttore degli iconici veicoli elettrici è crollata del 30% da inizio anno ed è uscita dal ranking delle prime dieci aziende statunitensi per capitalizzazione. È tempo di comprare?

In controtendenza con l’euforia che ha contagiato il Nasdaq in questo inizio anno, le quotazioni di Tesla, la società beniamina della transizione verde, sembrano in inesorabile calo. Dopo aver conquistato negli ultimi anni tanti record, e provocato immense perdite a tutti gli shortisti, i venditori allo scoperto che non credevano nell’enorme livello raggiunto dal titolo, ora l’azione del produttore degli iconici veicoli elettrici, si aggiudica quello del peggiore titolo nell'indice S&P 500, il quale invece finora è salito del 4%. Dall’inizio del 2024 il valore delle azioni Tesla è infatti crollato del 30%, espellendo l’azienda di Elon Musk dal nucleo delle prime dieci aziende statunitensi per capitalizzazione.

Persino la Boeing, alle prese con le conseguenze dei guai sulla componentistica degli aerei Max della serie di jumbo 737, ha registrato una performance leggermente migliore di Tesla. Sembra tramontata la luna di miele tra il produttore di veicoli elettrici e Wall Street. La quota di valutazioni rialziste degli analisti ha toccato il livello più basso dall'aprile 2021. In gennaio l’azienda aveva rivisto le sue proiezioni annunciando una “significativa riduzione” del giro d’affari. Tanto da suggerire a un analista di bollare Tesla con il sardonico appellativo «un'azienda in crescita senza crescita».

L’incendio doloso alla Gigafactory europea

Oltre a patire del generale rallentamento nella domanda per i veicoli elettrici, Tesla ha fronteggiato diverse difficoltà. L’ultima in ordine temporale, è l’incendio doloso appiccato all’unica Gigafactory europea nei pressi di Berlino per mano di un manipolo di eco-combattenti del gruppo Volcano, che ha sospeso la produzione per una settimana con danni per quasi un miliardo di euro. Le mancate promesse di guadagni di efficienza sono imputabili ai ritardi nella produzione del Modello 3 negli Stati Uniti e dall’aumento dei costi di fabbricazione del nuovo Cybertruck.

A questo si aggiunge un’ondata competitiva made in China: le vendite del produttore Byd hanno superato quelle di Tesla nell’ultimo trimestre del 2023, invadendo il mercato con modelli più economici senza tuttavia sacrificarne design e comfort, costringendo tutto il comparto automotive occidentale ad abbassare i costi e limare i margini. Al contempo, si affacciano sul mercato nuovi insospettabili concorrenti come Xiaomi, il produttore di telefonini che diversifica nei veicoli elettrici e che controbilancia l’annuncio dell’uscita di Apple dai progetti automobilistici.

Titolo a una svolta?

Ci sono tuttavia dei motivi di speranza in una ripresa del titolo che lunedì 18 aveva avuto un rimbalzo di 5% alla notizia dell’abbattimento dei dazi (tra 70 e 100% del valore) sull’importazione in India di veicoli elettrici di produttori che si impegnano a investire almeno 500 milioni di dollari per avviare fabbriche di loco. Un successo per l’intensa attività di lobbying condotta da Elon Musk sul Primo Ministro Modi.

Sul fronte tecnologico, Musk ha intascato la valutazione positiva dei consumatori sul sistema di guida assistita Full Self Driving, mentre la precedente versione Autopilot aveva fallito i test di sicurezza. L’aumento del prezzo di listino del Modello Y negli Usa e in Europa promette ricavi in crescita in queste aree. Mentre il fallimento del Tesla Roadster (l’azienda aveva dovuto richiamare 345 veicoli per difetti all’impianto di trasmissione) è stato archiviato dal pirotecnico patron con una battuta, che annuncia entro l’anno un modello completamente nuovo, dotato di una particolare tecnologia missilistica. In pratica, Elon Musk promette un’auto frutto della fusione tra la tecnologia Tesla e Space X. «Qualcosa che non è mai esistito prima». Che si sarebbe sognato pure Flash Gordon. Riuscirà a convincere il mercato?


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