La scarsità di gas potrebbe decimare anche le bottiglie di birra

di Carol Ryan 23/08/2022 15:41
La scarsità di gas potrebbe decimare anche le bottiglie di birra

I produttori di vetro chiedono una corsia preferenziale nel razionamento del gas previsto quest'inverno, altrimenti le fornaci saranno a rischio e per i produttori di birra e alcolici sarà difficile e costoso procurarsi le bottiglie | Scaroni: un tetto al prezzo del gas potrebbe non funzionare

Da quando bar e ristoranti hanno riaperto dopo la chiusura per pandemia, le fornaci di vetro europee hanno faticato a tenere il passo con la domanda di bottiglie. Ora le tensioni con il Cremlino potrebbero aggravare la situazione.

I futures sul gas di riferimento europeo hanno toccato un livello record lunedì 22, dopo la notizia che il gasdotto Nord Stream tra Russia e Germania avrebbe chiuso per tre giorni di manutenzione. Gli investitori sono sempre più preoccupati che Mosca trovi pretesti per limitare le forniture di carburante all'Europa, costringendo i governi della regione a introdurre il razionamento.

Le aziende produttrici di bevande sono tra quelle colpite. Hanno piani di riserva per i loro processi industriali: i produttori di birra, che utilizzano il gas per riscaldare l'acqua per il processo di produzione, possono passare temporaneamente al petrolio. La Carlsberg sarà in grado di far funzionare i suoi 40 birrifici europei con il petrolio dall'inizio di novembre.

L'industria del vetro europea dipende in larga misura dal gas

Ottenere un numero sufficiente di bottiglie potrebbe essere più complicato. L'industria del vetro europea dipende in larga misura dal gas, che viene utilizzato per riscaldare i forni a 1.400 gradi Celsius per fondere i frammenti e altri ingredienti. La maggior parte degli impianti di produzione del vetro non può essere chiusa, perché i forni rischiano di essere distrutti se il vetro fuso si solidifica al loro interno, motivo per cui funzionano ininterrottamente per un periodo di vita che va dai 10 ai 15 anni. Possono essere messi in "attesa a caldo", uno stato che mantiene il materiale liquido all'interno, ma questo richiede comunque un consumo di gas fino al 75% del normale, senza produrre vetro.

Anche una riduzione moderata non è l'ideale. Secondo un professionista del settore, una riduzione del 15% del consumo di gas, il livello che gli Stati membri dell'Unione Europea devono raggiungere, potrebbe portare a un calo della produzione di vetro più che doppio.

I produttori di vetro stanno facendo pressione per ottenere un accesso prioritario al gas e avvertono i governi che spegnere le fornaci europee e importare bottiglie distruggerebbe il patrimonio industriale del continente. Ma anche altri settori chiedono di essere protetti. Le aziende dell'industria chimica e farmaceutica sottolineano che i componenti prodotti per fertilizzanti e farmaci sono vitali per la sicurezza alimentare e medica dell'area.

In Europa c'è già carenza di bottiglie. Le aziende produttrici di alcolici hanno fatto fatica a rifornirsi a sufficienza già da quando hanno riaperto i locali notturni post lockdown. Alcune aziende poi stanno passando dai contenitori di plastica al vetro per raggiungere i loro obiettivi di packaging sostenibile, per cui la competizione per le bottiglie si sta intensificando. Secondo la European Container Glass Federation, nel 2021 la produzione di vetro è aumentata del 5%, con le vetrerie che cercavano di tenere il passo con la domanda, più del doppio del tasso di crescita medio del settore nell'ultimo decennio.

Diageo e Heineken avranno priorità di accesso

La carenza renderà difficile per le aziende produttrici di alcolici creare scorte di bottiglie in vista dell'inverno. I maggiori distillatori e produttori di birra, come Diageo e Heineken, avranno probabilmente priorità di accesso, essendo i clienti più importanti, ma possono aspettarsi di pagare di più: secondo una delle principali aziende di alcolici, il costo di una bottiglia di uno scotch di qualità decente è passato dai 30 centesimi di un anno fa ai circa 45 centesimi attuali. Poiché la bottiglia di vetro rappresenta un quarto del costo dei prodotti venduti dalle aziende di liquori, esso dovrà essere trasferito ai consumatori, sempre più esigenti, per proteggere i margini di profitto.

I produttori di birra e i distillatori non sono al centro della crisi del gas in Europa, ma sono un esempio di come la crisi si stia trasmettendo alle aziende dell'Unione secondo forme non prevedibili immediatamente dagli investitori. (riproduzione riservata)


Informativa Privacy  -  Informativa Cookie